ONLY BONES

Lanky loidlings.
Squishy Schloompings.
Spiky Spa-doo-dlings.
Dinoccolata e allampanata, Marina Cherry cigola, zompetta e cammina in punta di piedi in un microspazio. Pezzi frammentati di un universo personale e vivace si riversano in scena per per la sua performance da solista, ONLY BONES v1.6. Fagocitante, intrigante, sporadicamente inquietante, questa congrega di frammenti crea un miscuglio di manipolazioni corporee e cerebrali con un progetto site-specific che segue l’originale ONLY BONES v1.0 creato da Thomas Monckton. Questa versione site specific porta gli elementi dello spettacolo completo in un nuovo contesto: facendo scoppiare le bolle della banalità, in un equilibrio tra teatro e fisico, Marina si spinge oltre i limiti, ricercando l’innovazione tra vincoli estremi, massimizzando il minimo indispensabile. Questa palette di variazioni rende difficile una definizione: limiti, incertezza, messa in discussione dell’immagine e delle norme, assurdità, ironia grottesca.